Cosa vedere a Murano

Murano di sera

Era il 1291 quando, dopo l'ennesimo pericolo corso da Venezia a causa degli incendi divampati nelle tante vetrerie del centro, i dogi decisero di spostare una delle più tipiche e importanti produzioni della Serenissima nell'isola di Murano. Fu un boom economico che pose le basi di una fama sviluppatasi tra il '400 e il '600. 

Il vetro tuttora continua a esercitare il suo fascino, ma l'isola di Murano non è solo vetro... con questo spirito vi vogliamo portare un po' alla volta nei posti più emblematici della nostra amata isola.

Murano Colonna

1. Murano Colonna

Cominciamo dalla prima fermata del motoscafo, Murano Colonna. Vi siete mai chiesto perchè ha questo nome? Perchè in questo piazzale si alza una colonna di granito che in origine era situata all'imboccatura della fondamenta Vetrai e sulla quale si ritiene fosse collocata la statua del doge Domenico Contarini (1659-1675), il quale nel 1673 aveva concesso nuovamente a Murano di coniare le famose "oselle". E cosa sono le oselle?

Oselo in veneziano vuol dire "uccello". Il doge, per antica tradizione, donava ai nobili del Maggior Consiglio cinque anatre selvatiche. Nell'anno 1521 il consiglio, a causa delle guerre che impedivano la caccia, decretò che al posto degli uccelli venisse consegnata una moneta che fu perciò chiamata "osella".    

 

murrina murano

 

2. Fondamenta Vetrai 

La fondamenta Vetrai ci fa ricordare che nel lontano 1609 Galileo Galilei, presentando il suo cannocchiale alla Serenissima, poteva vedere, dall'alto del campanile di San Marco, le persone "montar e desmontar da gondola al traghetto alla Colonna nel principio del Rio dei Vetrai...". 

Le fondamenta dei Vetrai e Manin costiuiscono gli assi principali di un vero e proprio quartiere delle vetrerie, dove si insediarono le prime fornaci a fine '200.

 

3. La colonna dei bandi

Ai piedi del Ponte Ballarin, conosciuto come Ponte de Mezo si trova una colonna di marmo, sulla quale è collocato un leoncino di marmo, simbolo storico della Serenissima Repubblica. Questa colonna viene chiamata così perché da qui, durante la Repubblica, si proclamavano i bandi del governo.

Sapevi che in una occasione il leoncino è andato sotto acqua? Nel 1923, quando Murano fu annessa a Venezia, durante le animate dimostrazioni contro il provvedimento, esso fu abbattuto e gettato nel vicino canale. In seguito fu ripescato e trasportato nella casa comunale dove decisero di rimetterlo al suo posto, come si legge in una lettera in data 20 ottobre 1924 all’Archivio comunale di Venezia.

Murrina Murano
Leoncino Murano

4. Chiesa di S. Pietro Martire

Chiesa di S. Pietro Martire

Dalla fermata Murano Colonna camminando lungo la Fondamenta dei Vetrai in direzione ponte Lungo troverete a mano sinistra la chiesa di S. Pietro Martire.  

Questa chiesa fu eretta nel 1348 e ricostruita all'inizio del XVI secolo, questo spiega la facciata ariosa dal portale rinascimentale. Cornici e archetti ancora di gusto romanico decorano i fianchi di questa grande chiesa di mattoni.

E' molto ricca di preziose opere d'arte, fra cui stupendi dipinti di Giovanni Bellini (1432-1516) e Jacopo Tintoretto. Nella navata sinistra, sopra la porta che immette in sagrestia, di Paolo Veronese è la tela con S. Girolamo nel deserto (c. 1566).

A causa dell’emergenza sanitaria l'ingresso dalla porta vicina al ponte di S. Pietro che collega la fondamente Vetrai col campo S. Stefano momentaneamente è chiusa, ma si può entrare dall'ingresso principale. In caso ci fosse bisogno di prelevare contanti, proprio davanti a questa porta troverete un bancomat a disposizione. 

Bibliografia:
  • Mario De Biasi, Toponomastica a Murano, Venezia 1983.
  • Touring Club Italiano, Venezia e la Laguna, 2010.